Ilario Rossi, presidente onorario e fondatore della Ciclistica Santerno Fabbi Imola, è stato nominato “Pioniere dello sport”. Il riconoscimento è stato consegnato a Rossi sabato 30 novembre, alla Sala Bcc Città e Cultura a Imola, da parte dell’Unione Nazionale Veterani dello sport (sezione di Imola, presieduta da Innocenzo Bendandi).
Rossi si è avvicinato allo sport prima del 1970 e, poco tempo dopo, insieme a un collega, ha organizzato i primi raduni ciclistici Uisp. E’ stato segretario della Lega ciclismo Uisp e si è accorto che nessuno si occupava dell’attività giovanile.
Così, dal 1975 al 1985, ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’attività giovanile del ciclismo in ambito Uisp. Tra i ragazzi nati agonisticamente in quegli anni ci sono alcuni dei migliori professionisti locali: Roberto Conti, Davide Dall’Olio, Fabio Patuelli, Stefano Cembali e Andrea Patuelli.
Rossi, com’è nata nel 1995 l’idea di fondare a Imola una società ciclistica giovanile?
“Da tanto tempo sentivo dire: ‘A Imola servirebbe una squadra per i bambini‘. Mi dicevo: ‘E’ facile parlare, ma perché nessuno si impegna in concreto?‘. E così è nata la Ciclistica Santerno, l’unica società sportiva imolese di ciclismo giovanile”.
Ora la Santerno Fabbi è diventata maggiorenne.
“L’impegno di Fabbi con la sua azienda, che ha sempre accompagnato la squadra, è stato importante per dare continuità all’attività, così come è stato fondamentale il contributo dei volontari”.
Dopo 16 anni di presidenza, nel 2010, Luca Martelli è diventato presidente, ma Rossi non ha abbandonato l’attività. Anzi… il premio è più che meritato.
“E’ un riconoscimento di cui vado orgoglioso, ma ovviamente non ho dedicato quarant’anni al ciclismo giovanile con questo obiettivo in testa. Un’attività del genere la si fa per far crescere e divertire i ragazzi, non per ricevere dei premi individuali, anche se fanno sempre piacere”.